martedì 6 luglio 2010

Quale futuro per il calcio nojano ?

Riportiamo il testo completo dell'intervista al vice presidente dell'ASD NOJA CALCIO in parte pubblicata sul sito www.noicattaroweb.it.

A proposito dell’attuale trattativa sul Noicàttaro Calcio posso riportare “solo” il mio punto di vista in base a quello che mi è dato sapere ad oggi.
Così come avvenuto lo scorso anno, qualche giorno fa siamo stati informati delle difficoltà di gestione del Noicàttaro Calcio relativamente alle spese necessarie al campionato e alla impossibilità di realizzazione e tenuta del settore giovanile, under 18 compresa, da parte della stessa società.
Per quanto riguarda lo scorso anno, dopo diversi incontri a cui oltre noi del Noja Calcio hanno partecipato responsabili della Pro Gioventù e del Noicàttaro Calcio, sinceramente ci stiamo ancora chiedendo per quale motivo non si è addivenuti ad un accordo di collaborazione. Dico questo perché dopo aver espresso all’unanimità la volontà di creare un “consorzio” tra le tre compagini associative che potesse garantire una attività a largo spettro dai “primi calci” alla “C2” - parlo dello scorso anno - al fine di non disperdere le forze ma di creare sinergia per far crescere il calcio nojano, dopo tutto questo ad un certo punto e senza motivazione alcuna non se ne è più parlato e quando a tutt’oggi chiediamo notizie e giustificazioni in proposito abbiamo solo risposte a “mezza bocca”. Capirete bene che avere notizie frammentate e mezze risposte porta a conclusioni soggettive e non oggettive e pertanto, pur rimanendo convinto della mia tesi su quanto accaduto, non è opportuno che io riporti le mie conclusioni se non prima di aver avuto certezza su quali siano stati lo scorso anno gli impedimenti a questa collaborazione.

Ora, a distanza di un anno, il problema si ripropone pari pari.
Quello che mi preoccupa è che anche quest’anno si arrivi alla stessa conclusione, ovvero al nulla di fatto.
Ma nonostante tutto e considerato che la nostra indole ci porta a non emettere sentenza ancor prima che venga istruito il processo, siamo in attesa di novità sul da farsi continuando a garantire la nostra piena disponibilità a qualunque processo aggregativo che dia nuova linfa al calcio nojano.



In pratica, dando per scontato che la C2 non sia più fattibile, io intravedo due possibili soluzioni:
1 - Il Noicàttaro Calcio si iscrive al campionato di serie D. Il Noja Calcio collabora con il Noicàttaro Calcio occupandosi dell’under 18 e segue assieme alla Pro Gioventù la costituzione del “vivaio” dalla scuola calcio fino agli allievi.
2 - Il Noicàttaro Calcio non si iscrive al campionato di serie D e “cede” il titolo altrove. Il Noja Calcio subentra al Noicàttaro Calcio e si iscrive al campionato di PROMOZIONE seguendo con la Pro Gioventù la costituzione del “vivaio”, dalla scuola calcio in poi, in modo da garantire un ricambio negli anni alla prima squadra che pertanto avrà come ossatura principale talenti nojani provenienti a costo zero dal vivaio.

Sinceramente fra le due soluzioni preferirei la prima, ma in entrambi i casi rimane condicio sine qua non per la nostra partecipazione, la realizzazione di una collaborazione fra le diverse associazioni, distinte o riunite in un consorzio, affinché non si operi più, come avvenuto finora, a compartimenti stagni senza preoccuparsi di quello che accade ai ragazzi una volta raggiunti i limiti massimi di età previsti dai campionati di categoria giovanile.

L’ASD Noja Calcio non si è mai preoccupata della “proprietà” dei cartellini dei ragazzi ma ha sempre agevolato il trasferimento dei propri tesserati verso situazioni per loro più agevoli e convenienti sia in termini di location che di categoria.
Stessa cosa purtroppo non possiamo dire delle altre attrici Pro Gioventù e Noicàttaro Calcio.
Infatti più volte si sono creati contrasti, ormai superati, circa il trasferimento di giocatori fra le due società. Senza voler prendere le parti di nessuna delle due, resta il fatto che non è giusto, per come noi interpretiamo il fare calcio, che si blocchi l’attività sportiva (e non la carriera in quanto non ci piace ragionare in tali termini) di una ragazzo “solo” perché manca l’accordo fra le parti. L’accordo deve esserci sempre e nell'interesse unico del ragazzo. Sembrerà utopia ma noi finora e senza timore di smentite abbiamo sempre operato così.
Dimostrazione ultima è la possibilità che diamo ormai da due anni a diverse società di “mettere in vetrina” i propri gioielli durante le gare del Torneo Scirea. Infatti anche quest’anno diverse società professionistiche hanno intravisto in alcuni “nostri” ragazzi possibili campioni. Chiaramente con “nostri” intendo solo che hanno giocato della nostra squadra in quanto la compagine era costituita da ragazzi provenienti da diverse società del circondario, Pro Gioventù per prima. Certo è che per nessuno di loro abbiamo istaurato trattative di "calcio mercato" ma, invece, ci siamo prodigati affinché potessero avere una possibilità anche stimolando l’attenzione dei diversi osservatori presenti. Purtroppo la maggior parte dei “selezionati” non sono nojani, ma questo dipende solo da una errata gestione durante la ordinaria stagione sportiva dei talenti nostrani senza preoccupazione alcuna della partecipazione a fine stagione ad una manifestazione come il Torneo Internazionale Scirea.
Come dire chi è causa del suo mal pianga se stesso ma purtroppo in questo caso piange chi non ha colpe. Vedere sfumare per un ragazzo nojano la possibilità di un ingaggio nelle giovanili della Juventus a causa di diversi infortuni susseguitisi in gare non di certo di primaria importanza dovrebbe far sorgere almeno qualche dubbio. Considerato il concretizzarsi di questa possibilità non sarebbe stato meglio limitare l’impiego del ragazzo al minimo indispensabile? Non sarebbe stato meglio prepararlo fisicamente cercando di curare e soprattutto prevenire eventuali piccoli infortuni invece di trascurarne i sintomi? Chiaramente questo non è un atto di accusa ma casomai di autoaccusa visto che noi per primi non siamo riusciti a far capire a chi di competenza che sarebbe stato più opportuno “gestire” diversamente quel ragazzo.
Pazienza dagli errori si impara. Ed è proprio per questo vorremmo che si cambi registro al modo di fare calcio a Noicàttaro. Dobbiamo operare assieme con l’obbiettivo di ottenere piccoli risultati.
Fra un campionato di C2 a Noicàttaro e vedere il sorriso sul volto di tanti ragazzini nojani per aver avuto il piacere di giocare, nel campo e fuori, con i pari età della Juve, dell’Inter ecc … io scelgo la seconda cosa e credo che in molti siano d’accordo con me, soprattutto quelli che quel sorriso hanno avuto la possibilità di vederlo !
Questa che ho raccontato è la mia idea su come dovrebbe essere vissuto il calcio a Noicàttaro! Ma sono sicuro che ognuno dei componenti della nostra associazione la pensi così !

P.S. quel ragazzo avrà comunque la sua chance a settembre lo aspetta il Lecce con il quale farà la preparazione pre campionato ... chissà un domani ci sarà anche la Juve, visto che non ha ancora rinunciato ad averlo per se ! Non ti faccio il nome per rispetto del ragazzo, in quanto la scelta ultima dovrà essere solo sua.

Giuseppe Latrofa

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