lunedì 31 agosto 2009

«Le sagre non risolvono la crisi dell’uva da tavola»

dalla Gazzetta del Mezzogiorno
• NOICATTARO IL CENTRODESTRA: SPRECO DI DENARO «Le sagre non risolvono la crisi dell’uva da tavola»
• NOICATTARO. Sulla Sagra dell’uva è scontro frontale tra le fazioni politiche. Sabato il paese è stato tappezzato di manifesti dell’opposizione di centro e centro-destra: «Si festeggia anche quando l’ammalato è grave». Laddove, a parere dei redattori del manifesto, il malato è il settore della produzione e della commercializzazione dell’uva da tavola. Il prodotto «si vende a stento e sottocosto; il lavoro scarseggia; gli operai sono licenziati; la nostra economia sta andando a rotoli con cali del 20-30% nella vendite». Attacca la minoranza: «E i nostri amministratori si danno al cabaret, sprecando danaro pubblico». «Abbiamo cominciato a lavorare tre mesi fa – spiega Vito Berardi, ex assessore, dirigente dell’associazione Uva nojana che organizza la sagra con la Pro Loco - e non immaginavamo che la crisi si sarebbe acuita proprio in questi giorni. E comunque la sagra è una vetrina, un momento di promozione per un mercato che necessita di ogni tipo di intervento. Noi stiamo curando solo un aspetto di una questione molto complessa».
Giacomo Suglia, presidente dell’Apeo, nel corso dell’inaugurazione di Noicattaro Expo, si dice preoccupato per come stanno andando le cose: «Riflessi inevitabili di una crisi generale del settore ortofrutticolo. Piuttosto che polemizzare - invita il leader dell’assoesportatori - occorre lavorare per incrementare l’Igp (il decreto è del 30 aprile scorso, ndr) che è nella fase sperimentale, chiedere interventi a favore dei braccianti. I Comuni, per l’Indicazione geografica protetta, possono fare molto in termini di diffusione e promozione. Quello che forse è mancato nell’ambito della sagra è un momento di riflessione, per il resto non mi pare giusto chiudere per lutto». A proposito di riflessione, l’opposizione ha chiesto un consiglio comunale monotematico. Ieri sera, nel corso della manifestazione di chiusura della sagra, il sindaco Vanni Dipierro (Pd), che aveva definito «pura demagogia» l’attacco, s’è detto preoccupato della crisi: «Non siamo stati fermi. Lunedì a Noicattaro si sono incontrati i sindaci del distretto dell’uva e il Tavolo verde di Palagiano. Il Comune sostiene come può l’economia, anche con la promozione: ecco la sagra, ecco l’Expo, che ha raggiunto un buon livello». «Le difficoltà - ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura Giacomo Latrofa, tra i fautori dell’Expo - sono chiare e risapute». Latrofa ha dettato le «istruzioni per l’uso» per sfruttare appieno la fase transitoria del marchio Uva di Puglia. E invitato, al di là delle polemiche «spesso inutili», tutti i soggetti coinvolti, dall’imprenditoria alla politica locale, «a sedersi attorno a un tavolo per individuare gli strumenti idonei a invertire la rotta».
VITO PRIGIGALLO

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