tratto da Repubblica — 28 agosto 2009 pagina 7 sezione: BARI
«Ho un sacco di bollette» spiega la vittima all' usuraio per giustificare un ritardo nel pagamento. «Allora fai una collezione» risponde lo strozzino, capitano della stessa impresa per cui lavorava, come commercialista, l'uomo da cui pretendeva il denaro. «Io sono un orologio svizzero, io ti tampino» avverte l´usuraio, intercettato dai carabinieri della compagnia di Triggiano in cinque incontri con la vittima. «Ma dietro di me, c´è un orologio svizzero st...». Il commercialista deve pagare dieci rate da 7mila e 500 per restituire i 50mila euro ricevuti, ma non riesce a raggiungere la cifra pattuita. «A te, se non ti faccio cambiare io mestiere, non te lo fa cambiare nessuno» sibila allora Tortelli. La rabbia del manager-usuraio inizia a montare appena capisce che non avrà tutto il denaro: «Quando prendo e ti cambio i connotati, non è che ti devi chiamare più commercialista, ti devi chiamare ragioniere piccolo piccolo». Ma il commercialista non può dare nulla di più di quello che ha in tasca. «Questi sono i mille, più mille... la restante parte a fine mese te la do, dammi qualche tempo, dammi qualche giorno di tempo e te li do»: la vittima cerca di temporeggiare nell´ultimo incontro, quello avvenuto due giorni fa nella zona industriale di Noicattaro. Prima, però, aveva anche pensato di vendere la casa dove vive con i genitori: solo il fatto che l´appartamento fosse intestato ai parenti lo ha fermato. L´usuraio non accetta assegni, vuole solo contanti ed evita di lasciare tracce: «l´avvocato (un legale del foro di Bari che al momento non è indagato, ndr) ha detto né assegni né cambiali... stai fermo». Si parla per telefono solo per dire lo stretto necessario: «Quando chiami, dici vieni a prenderti le buste paga, le fatture» ordina l´imprenditore al commercialista, poco prima di essere arrestato per usura.
«Ho un sacco di bollette» spiega la vittima all' usuraio per giustificare un ritardo nel pagamento. «Allora fai una collezione» risponde lo strozzino, capitano della stessa impresa per cui lavorava, come commercialista, l'uomo da cui pretendeva il denaro. «Io sono un orologio svizzero, io ti tampino» avverte l´usuraio, intercettato dai carabinieri della compagnia di Triggiano in cinque incontri con la vittima. «Ma dietro di me, c´è un orologio svizzero st...». Il commercialista deve pagare dieci rate da 7mila e 500 per restituire i 50mila euro ricevuti, ma non riesce a raggiungere la cifra pattuita. «A te, se non ti faccio cambiare io mestiere, non te lo fa cambiare nessuno» sibila allora Tortelli. La rabbia del manager-usuraio inizia a montare appena capisce che non avrà tutto il denaro: «Quando prendo e ti cambio i connotati, non è che ti devi chiamare più commercialista, ti devi chiamare ragioniere piccolo piccolo». Ma il commercialista non può dare nulla di più di quello che ha in tasca. «Questi sono i mille, più mille... la restante parte a fine mese te la do, dammi qualche tempo, dammi qualche giorno di tempo e te li do»: la vittima cerca di temporeggiare nell´ultimo incontro, quello avvenuto due giorni fa nella zona industriale di Noicattaro. Prima, però, aveva anche pensato di vendere la casa dove vive con i genitori: solo il fatto che l´appartamento fosse intestato ai parenti lo ha fermato. L´usuraio non accetta assegni, vuole solo contanti ed evita di lasciare tracce: «l´avvocato (un legale del foro di Bari che al momento non è indagato, ndr) ha detto né assegni né cambiali... stai fermo». Si parla per telefono solo per dire lo stretto necessario: «Quando chiami, dici vieni a prenderti le buste paga, le fatture» ordina l´imprenditore al commercialista, poco prima di essere arrestato per usura.


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