POLITICA
tratto da Repubblica — 17 giugno 2009 pagina 4 sezione: BARI
CONFERMA l' incontro fra Divella e D' Alema. Conferma il faccia a faccia - quello stesso sabato 13 - dell'industriale della pasta con il ministro Fitto. La parola a Rocco Pignataro, cognato ed ex capo di gabinetto di Enzo Divella, silurato nelle urne da Francesco Schittulli (Pdl). Mentre il fratello di Pignataro, Vincenzo, gareggiava alle comunali nella civica di Di Cagno Abbrescia senza troppa fortuna giacché racimola 238 voti. Rocco, piuttosto, rifiuta l' etichetta di spin doctor dell'ex presidente della Provincia, che sembra deciso a traghettare nel centrodestra. «Sta facendo tutto lui, Divella. Io non c' entro niente». Però lo segue come un' ombra. «Perché io voglio bene a mio cognato». Era presente alla chiacchierata di Divella con il leader del Pd allo Sheraton? «Se D'Alema gli avesse dato uno spiraglio per il dopo...». Avevate suggerito, per Divella, il ritorno alla guida della Camera di commercio o una poltrona nell' esecutivo Vendola. Che cosa avrebbe potuto promettervi Massimo D'Alema? «Divella si è sentito abbandonato». Così, nel pomeriggio, organizza un rendez-vous con il capo pugliese del Pdl Raffaele Fitto a casa Divella. «Ripeto: io non c' entro niente. L' ho saputo più tardi». La visita comunque lascia immaginare il passaggio di Divella al Pdl. «Stanno parlando in maniera intensa. Questa è una cosa che gestisce Divella in prima persona». Nel frattempo corre voce che Pignataro voglia fare il vicesindaco a Noicattaro per il centrosinistra. «Me l' hanno proposto: anche perché a Noicattaro ho vinto io, visto che sono riuscito a fare eleggere cinque consiglieri comunali. Ma ho rifiutato». E' , questo, un altro segnale che la coppia Divella-Pignataro strizza l' occhio al centrodestra? «Per quanto mi riguarda non potevo accettare nel momento in cui Divella fa queste sparate contro il segretario del Pd Emiliano. Tuttavia i miei cinque consiglieri appoggeranno a Noicattaro il centrosinistra». La confusione regna sotto il cielo. «Io voglio stare fuori da questo tritacarne. Faccio il medico: riapro l' ambulatorio». - (l. p.)
CONFERMA l' incontro fra Divella e D' Alema. Conferma il faccia a faccia - quello stesso sabato 13 - dell'industriale della pasta con il ministro Fitto. La parola a Rocco Pignataro, cognato ed ex capo di gabinetto di Enzo Divella, silurato nelle urne da Francesco Schittulli (Pdl). Mentre il fratello di Pignataro, Vincenzo, gareggiava alle comunali nella civica di Di Cagno Abbrescia senza troppa fortuna giacché racimola 238 voti. Rocco, piuttosto, rifiuta l' etichetta di spin doctor dell'ex presidente della Provincia, che sembra deciso a traghettare nel centrodestra. «Sta facendo tutto lui, Divella. Io non c' entro niente». Però lo segue come un' ombra. «Perché io voglio bene a mio cognato». Era presente alla chiacchierata di Divella con il leader del Pd allo Sheraton? «Se D'Alema gli avesse dato uno spiraglio per il dopo...». Avevate suggerito, per Divella, il ritorno alla guida della Camera di commercio o una poltrona nell' esecutivo Vendola. Che cosa avrebbe potuto promettervi Massimo D'Alema? «Divella si è sentito abbandonato». Così, nel pomeriggio, organizza un rendez-vous con il capo pugliese del Pdl Raffaele Fitto a casa Divella. «Ripeto: io non c' entro niente. L' ho saputo più tardi». La visita comunque lascia immaginare il passaggio di Divella al Pdl. «Stanno parlando in maniera intensa. Questa è una cosa che gestisce Divella in prima persona». Nel frattempo corre voce che Pignataro voglia fare il vicesindaco a Noicattaro per il centrosinistra. «Me l' hanno proposto: anche perché a Noicattaro ho vinto io, visto che sono riuscito a fare eleggere cinque consiglieri comunali. Ma ho rifiutato». E' , questo, un altro segnale che la coppia Divella-Pignataro strizza l' occhio al centrodestra? «Per quanto mi riguarda non potevo accettare nel momento in cui Divella fa queste sparate contro il segretario del Pd Emiliano. Tuttavia i miei cinque consiglieri appoggeranno a Noicattaro il centrosinistra». La confusione regna sotto il cielo. «Io voglio stare fuori da questo tritacarne. Faccio il medico: riapro l' ambulatorio». - (l. p.)


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