Il Comune vara il servizio per il comparto colpito dalla crisi
Il dolcissimo sapore dell’uva rischia di diventare boccone amaro per l’economia noyana. Crisi durissima del «comparto»: bilanci messi a dura prova; più di un’azienda sull’orlo del collasso; lavoro a rischio per centinaia di braccianti e di piccoli agricoltori. Come può l’istituzione soccorrere, anzi «sussidiare» il settore agricolo e - parlando di Noicattaro - la produzione e la commercializzazione dell’uva da tavola?
Da qualche giorno è stata ricostituita la Consulta per l’agricoltura. Un organismo che, varato una prima volta a marzo del 2003, era vissuto solo 3 anni. Ad agosto scorso, anche per le sferzate dell’opposizione, il consiglio comunale decise di fare risorgere la Consulta. Di fatto varata qualche giorno fa.
La compongono l’assessore all’Agricoltura Giacomo Latrofa, i consiglieri di maggioranza (centrosinistra) Carlo Dipinto e di minoranza Angelo Anelli, i rappresentanti di Apeo, Uci, Fna, Coldiretti, Cia, Cgil, Cisl e Uil, un agronomo e un perito agrario residenti a Noicattaro, un esperto della sicurezza sul lavoro e un rappresentante delle organizzazioni di produttori.
Sarà convocata probabilmente subito dopo Pasqua. Dovrebbe presiederla il consigliere del centrodestra: «A me pare la scelta più ovvia - dice l’assessore Latrofa - per consentire alla commissione di essere di pungolo all’azione amministrativa».
Anelli non si lascia sfuggire l’opportunità: «Se fosse stata attivata dopo Natale, avremmo forse potuto consentire al Comune di partecipare direttamente alla fiera mondiale dell’ortofrutta a Berlino. Abbiamo perso un’ottima occasione per fare marketing ai più alti livelli».
Ora tocca allo Sportello per l’agricoltura. Chiuso per mancanza di fondi, dovrebbe rinascere a settembre prossimo, quindi in piena campagna dell’uva. «Funzionava piuttosto bene - dice Latrofa. È uno dei punti qualificanti dell’azione del mio assessorato». Vito Liturri, 37 anni, bracciante e piccolo produttore di «Italia», spiega: «Sono andato spesso allo Sportello. Mi hanno aiutato a sbrigare alcune pratiche, ho partecipato a un corso per la sicurezza sul lavoro». Altri segnali incoraggianti vengono da alcuni piccoli cambiamenti che dovrebbero riguardare l’ufficio comunale per l’Agricoltura: «Intendiamo - aggiunge l’assessore - modificarne l’orario pomeridiano. Sarà aperto dalle 16.30 alle 19.30 e forse sarà trasferito in una zona centrale, magari presso gli uffici della Polizia amministrativa, in via Principe Umberto». Intanto, dopo il recente convegno sul «Global Gap», martedì prossimo 16 marzo ne è previsto un altro sulle «Misure a favore dell’imprenditoria giovanile» previste dai Programmi integrati di filiera (Pif) del Programma di sviluppo rurale (Psr): «Sono opportunità importanti, offerte agli agricoltori delle ultime generazioni», rimarca Latrofa. Ma Anelli polemizza: «Speriamo - dice - che non si tratti delle solite parate preelettorali». «Proprio per evitare tali rischi - replica Latrofa - abbiamo spostato un altro convegno ad aprile. E ricorderei anche il ruolo importante che Noicattaro intende giocare con i Gal, i Gruppi di azione locale cui partecipa il Comune insieme con numerosi soggetti privati».
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA LIBERAMENTE UN TUO COMMENTO.
OGNI ABUSO VERRA' CENSURATO.